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Il Vin Santo di Vigoleno � un vino passito (dal 1996 � stata
riconosciuta la DOC) che viene prodotto seguendo un�antica tradizione (le tecniche attuali sono quelle
settecentesche tramandate oralmente di padre in figlio).
A determinare i suoi pregevolissimi caratteri concorrono le caratteristiche particolari del terreno
(dai geologi denominato �formazione di Vigoleno�), dell�esposizione, dei vitigni che vengono impiegati
e della tecnica di produzione.
Santa Maria, Melara e, in minimo uvaggio, Bervedino Trebbiano, Ortrugo, sono i vitigni autoctoni che
danno origine a questo vino. Ognuna di queste uve porta al vino particolari caratteristiche di gusto e
di aroma che il lungo invecchiamento fonde in un armonico equilibrio.
Con una resa di uva-ettaro di 5 tonnellate, vengono raccolti solo i grappoli migliori che, dopo
un'accurata scelta, si stendono su graticci in locali aerati, ma asciutti per l'appassimento.
Nel mese di Dicembre/Gennaio (qualche volta febbraio se l'appassimento lo consente) quando gli acini
sono completamente appassiti, si procede alla torchiatura con il vecchio torchio verticale . Il denso
e concentrato mosto-vino ottenuto, dopo una prima fermentazione in tini aperti, si travasa in piccole
botti di legno .
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La capacità massima dei recipienti è quella classica della barrique,
cioè 225 litri, ma le botti più vecchie, quelle fatte dai vecchi bottai locali che
lavoravano il castagno, hanno capacità inferiori. Il legno con cui sono fabbricate le botti non
deve essere �tostato�: sarà il lungo invecchiamento a determinare le caratteristiche del vino.
Le botti vengono riempite per circa 2/3, per favorire il massimo scambio tra interno ed esterno, e
sistemate in cantina per il lungo processo di invecchiamento. Con un travaso annuale per i primi anni
il vino passa dai recipienti di capacità maggiore ad altri inferiori perdendo volume da un anno
all'atro: la resa finale dall'uva fresca al vino è di circa il 15-20%.
E' interessante notare che durante tutto il procedimento di produzione non viene fatta nessuna
aggiunta di lieviti o di anidride solforosa : il mosto è protetto dalla grande carica
zuccherina accumulata dall'uva nell'appassimento.
L'affinamento in botte deve durare, come indica il disciplinare del Vin Santo di Vigoleno, almeno
cinque anni. Nell' Azienda Lusignani il Vin Santo invecchia 8/9 anni per ottenere un prodotto
superiore.
All'esame visivo e gustativo il Vin Santo presenta colore ambrato, più o meno intenso a seconda
delle annate, al naso è intenso, di sapore dolce, pieno e potente nella sua complessità.
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